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giovedì 16 novembre 2023

Quanto dura il vino

 

Quanto dura il vino

 


I vini bianchi e i vini rosati possono essere conservati in condizioni ottimali al massimo per 2 o 3 anni. Per quanto riguarda i vini rossi, invece, il discorso è diverso: se appartengono ad una buona annata ed hanno un discreto corpo in bottiglia possono ben sopportare un invecchiamento di 4 o 5 anni. Il Barolo, per esempio, giunge integro fino a dieci anni e più, tuttavia non conviene conservare un buon vino troppo a lungo, perché un eccessivo stazionamento in cantina potrebbe comprometterne le tipiche caratteristiche organolettiche e rendere il vino troppo acido o senza gusto. Infine è bene ricordare che gli spumanti svaniscono quando l’invecchiamento supera i due anni. L’invecchiamento deve essere graduale e quindi lento e per questo viene fatto a basse temperature. Ecco perché si usano le cantine.

giovedì 7 settembre 2023

Ottimo assaggio Cococciola Tenuta Ferrante

 

COCOCCIOLA SPUMANTE

Tipologia: Cabernet Sauvignon - Terre di Chieti I.G.T. Uve: Cococciola 100% Altimetria: 200 metri s.l.m. Ubicazione dei vigneti: Comune di Lanciano Tipologia di terreno: Medio impasto - Limoso Giacitura ed esposizione: Collinare, esposizione Ovest, Sud – Ovest Età delle viti: 8 anni Densità di impianto: 3.000 ceppi/ettaro Resa per ettaro: 120 q Forma di allevamento: Guyot Vendemmia: Manuale, intorno all’inizio di Settembre Vinificazione: Le uve vengono pigiate e pressate sofficemente; il mosto fiore viene fatto decantare per 24 ore a 10°C, prima di essere travasato per ottenere la frazione limpida, da avviare in fermentazione Fermentazione alcolica: La fermentazione viene condotta a 18°C per circa due settimane in recipienti d’acciaio. Presa di Spuma: In serbatoio d’acciaio secondo il metodo Charmat, con tre mesi di affinamento sui lieviti. Colore: Perlage fine e persistente, colore giallo paglierino con sfumature verdoline. Odore: Profumo floreale con venature speziate, accompagnato da un leggero sentore di crosta di pane. Gusto: Il gusto è armonico, dotato di una piacevole nota acidula, fine e brioso, che rimanda a delicati sentori floreali. Abbinamenti: Ideale come aperitivo, connubio perfetto con crostacei e antipasti di mare in bianco. Temperatura di servizio: 8-10°C

 



mercoledì 14 giugno 2023

Colori,Odori e Sapori del Vino

 Saper degustare significa scoprire un mondo di sensazioni, di emozioni e di sapori che il vino spesso nasconde a chi non sa, non vuole, non può apprezzarli nella giusta maniera. Bisogna predisporsi nel modo migliore a recepire gli stimoli, a volte intensi, a volte appena percettibili, che il vino ci trasmette. E per far questo bisogna educare i nostri organi sensori “l’olfatto,il gusto e la vista” a distinguere gli aromi soffusi,nascosti da odori intensi; ad apprezzare i sapori delicati che si rilevano solo a chi sa scoprirli; e,infine, a riconoscere le tonalità di colore più sfumate,le più piccole variazioni cromatiche nella brillantezza del vino e nei suoi variegati riflessi.. Degustare, come ci insegnano i grandi del vino significa, in un certo senso, predisporsi ad ascoltare le sensazioni che proviamo con l’occhio, con il palato e con la lingua, con il naso. Siamo talmente poco allenati a dar retta ai nostri organi sensori che, a volte, ci capita di trangugiare un bicchiere di buon vino invecchiato come fosse aranciata. Si può sempre far marcia indietro.

 

Un buon vino colpisce l’occhio per la sua brillantezza; il colore deve essre netto, l’aspetto limpido e senza velature.

 

Cominciamo col versare il nostro vino in un bicchiere incolore, di vetro liscio e a pareti sottili, ma senza riempirlo troppo: il livello deve sempre essere un poco inferiore alla metà.

Controlliamo in controluce (ma alla luce naturale, perché la fluorescenza del neon potrebbe trarci in inganno) l’aspetto e il colore: un buon vino colpisce l’occhio per la sua brillantezza; il colore deve essere netto, l’aspetto limpido e senza velature. Poi facciamo roteare con volute ampie il liquido nel bicchiere, in modo che l’ossigenazione sprigioni l’aroma del vino. Si può passare, quindi, alla degustazione vera e propria, per verificare attentamente il sapore, il livello di sapidità, l’acidità del vino. Arbitri in giudizio, adesso,sono le nostre papille gustative: le stimolazioni dolci vengono recepite per prime dalle papille situate sulla punta della lingua, mentre i gusti amarognoli sono avvertiti da quelle situate più internamente; infine, il gusto di acido e salato viene nettamente distinto dalle papille situate nel fianco. E’ quindi di grande importanza educare alla degustazione gli organi sensori mettendoli alla prova con vini diversi, e pian piano cogliere con sicurezza le differenze di aspetto,di colore, di profumo e di sapore tra vini comuni e vini millesimati, vini giovani e vini maturi, e via dicendo. Certo, ognuno ha i suoi gusti personali, e anche tra gli esperti vi sono differenze di opinioni sulle qualità di una determinata annata o sul bouquet di un vino invecchiato; tuttavia, attraverso,il metodo della diversa degustazione si cerca di stabilire un metro di giudizio universale, un parametro e un linguaggio condivisi da tutti per la classificazione e la stima del valore dei vini su scala mondiale. Un’ultima cosa, molto importante: non dimentichiamo che il gusto ed il sapore si possono uccidre o esaltare anche per effetto della temperatura ambientale alla quale il vino deve adattarsi. La temperatura di servizio di solito la trovate in etichetta.

 

Tabella Temperatura di servizio

Bianchi giovani 10°-12°

Bianchi maturi 12°-14°

Rosati giovani e leggeri 10°-12°

Rosati maturi e corposi 12°-14°

Rossi novelli 10°-14°

Rossi giovani,poco tannici e leggeri 14°-16°

Rossi maturi,tannici e corposi 16°-18°

Rosso molto maturi e affinati 18°-20°

Spumanti dolci e aromatici 8°

Spumanti rossi dolci e aromatici 10°-12°

Spumanti metodo Charmat 8°-10°

Spumanti metodo Charmat lungo 10°-12°

Spumanti metodo classico senza anno 8°-10°

Spumanti metodo classico millesimati 10°-12°

Passiti e Vini Dolci 10°-18°

Fortificati o Liquorosi 10°-18°

martedì 3 gennaio 2023

Cesanese del Piglio DOCG Classico Pileum

 

 Ottimo assaggio di un vino che se fosse piu invecchiato darebbe il meglio di se

AZIENDA : PILEUM
Nome del Vino: Piglio
Annata: 2021
Uve e percentuali: Cesanese di Affile 100%
Grado alcolico: 15%

Notizie dalla vigna (tipologia del terreno, altitudine, esposizione, età
ceppi, sistema allevamento, densità per ettaro, resa per ettaro, epoca della
vendemmia)
Suolo: 45% limo, 27% argille vulcaniche, 28% sabbia.Altitudine
350/450m slm. Esposizione NORD/SUD. Età media 15/50 anni.
Allevamento cordone speronato 4500 ceppi per ettaro. Rese 45/55 q.li per
ettaro. Vendemmia 15 Settembre al 6 Ottobre.
Notizie dalla cantina
Vinificazione: Acciaio 50/80 HL, lieviti indigeni
Filtrazione SI

 

Bel colore rosso rubino con riflessi violacei, profumo di frutti rossi e di cliegia, nuance di piante  erbacee che si ritrovano all’assaggio. Strutturato. Morbido.
Abbinamenti: bucatini all’Amatriciana antipasti di salumi e formaggi stagionati, primi piatti della tradizione romana e ciociara, carni al forno.