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lunedì 23 gennaio 2012

LOS ROQUES...Il Ricordo di un bel viaggio


Scendere dall’aereo percorrere 100 metri levarsi le scarpe e dimenticarle nello zaino. Sabbia uccelli e mare L’impatto è notevole e l’impressione è sicuramente di grande fascino.
Stupende sensazioni non facili a descrivere il fascino delle isole visitate, e molte, per le caratteristiche di selvaggità danno luogo a  palpabili  sensazioni  di assoluta appartenenza e di integrazione  con gli elementi naturali.

La sabbia diviene la tua compagna, Lei  è l’elemento principe. La sabbia come elemento di congiunzione tra il cielo e il mare a volte struggente e palpabile, sabbia che scivola fra le dita e rimane percezione tattile e immaginativa.

In queste isole la sabbia è sottile e fine, meraviglioso ed onirico vedere i gabbiani i cormorani posarsi sulle piccole dune, venirti vicino e comunicarti la leggerezza del posto, il fascino del loro volo aiutato dal tiepido vento.
L’azzurro del cielo si fonde con l'acqua cristallina del mare ovunque si punta lo sguardo vedi il turchese, l’azzurro il blu, una fantasiosa bellezza di colori prodotti dai raggi del sole.


Stupendo viaggiare con la barca in alto mare, fermarsi in una secca, scendere e camminare con l’acqua alle ginocchia a rimirare stupende stelle marine ed enormi conchiglie posate sul fondo
Stupendo entrare in canali dove regnano le mangrovie e vedere appollaiati sui loro rami enormi cormorani pronti alla caccia. Sei lontano da tutto, sei avvolto dal silenzio e dalla natura che n’è padrona.

Fare snorkelling nel mare è meraviglioso si ha la sensazione di nuotare in una  piscina naturale,altresì deludente  dal punto di vista paesaggistico e  faunistico
Spesso ti passano vicino enormi barracuda e pesci pappagallo, il fondale è colmo di coralli del tipo corallo cervello e  corallo di fuoco

 
CONSIDERAZIONI GENERALI
Los Roques è un arcipelago di piccole isole con una laguna di 400 km2 e un fondale di 40 m circondata dagli abissi dell’oceano, eretto a parco nazionale marino dal 1972, a trenta minuti di volo (176 km) da Caracas. Ci vivono quattro tipi di tartarughe, tanti uccelli (tra i quali, tipici, i pellicani), tanti pesci (pesce pappagallo, farfalla o angelo, granchio moro, barracuda, tonni) e tanti coralli che si chiamano stella, cavernoso e ventaglio di Venere. Sono, salvo qualche mangrovia, quasi prive di vegetazione, hanno una bella barriera corallina e atolli ancora più belli che si raggiungono giornalmente con una barca. Di tutte le circa 50 isole (cayos) solo undici si possono visitare. Sono tutte bellissime e praticamente deserte. Solo due hanno un ristorantino dove si possono mangiare anche le aragoste. L’unica isola abitata è Gran Roque dove ci sono le posadas, dei piccoli alberghi. Il paesino è semplice, case colorate, la piazzetta Bolivar con qualche albero e piacevoli bar sulla spiaggia.
Vacanza di tutto riposo e relax nella pace di questa isola dove non ci sono le automobili e le moto. Ci sono un piccolo aeroporto e il porticciolo. Niente o quasi vita notturna
È un viaggio facile, l’arcipelago è stupendo e il mare meraviglioso. Ogni giorno si lascia  Gran Roque con la barca verso le 9:30 del mattino per andare su altre isole disabitate, per rientrare poi verso le 5 del pomeriggio.



ITINERARIO SCHEMATICO


Giorno
Data
Itinerario
Mezzi
1
Ven 2 apr
Italia – Caracas
Aereo
2
Sab 3 apr
Caracas – Gran Roque – Francisqui – Gran Roque
Aereo + barca
3
Dom 4 apr
Gran Roque – Noronquì - Crasquì – Gran Roque
Barca
4
Lun 5 apr
Gran Roque - Boca del Cote - Laguna Rabusqui - Agustin – Gran Roque
Barca
5
Mar 6 Apr
Gran Roque - Boca del Medio - Cayo Muerto – Madrisqui - Cayo Pirata – Gran Roque
Barca
6
Mer 7 apr
Gran Roque – Carenero - Cayo de Agua – Dos Mosquices – Gran Roque
Barca
7
Gio 8 apr
Gran Roque – Carenero - Sarquì – Gran Roque
Barca
8
Ven 9 apr
Gran Roque – (destinazione da decidere insieme)
Barca
9
Sab 10 apr
Gran Roque – Caracas - Italia
Aereo
10
Dom 11 apr
Italia
Aereo





PIANO VOLI
MILANO LINATE                     ROMA FIUMICINO      ALITALIA      2013                02APR      07,00 - 08,10
ROMA FIUMICINO                   CARACAS              ALITALIA      686       02APR 0   09,20 - 13,50
CARACAS              ROMA FIUMICINO      ALITALIA      687    10APR      15,30 - 08,10
ROMA FIUMICINO                   MILANO LINATE         ALITALIA      2032                11APR      11,00 - 12,10


Costo Totale del viaggio compreso gli sfizi
2050 euro


VALUTA E CAMBIO
Moneta locale è il Bolivares.
Dal qualche tempo è in vigore il nuovo Bolivar di Chavez, in pratica il vecchio Bolivar si divide per 1000, anche se capita spesso di vedere o sentire ancora prezzi in migliaia.
C’è il cambio ufficiale in banca (17 marzo 2010 USD a 4,29), poi c’è il cambio nero, praticato da tutti e tollerato, che a Marzo 2010 era di circa 6 Bolivares per USD, quindi più di 1/3 dell’ufficiale.
I dollari americani sono preferiti, usati universalmente e più facili da cambiare. Anche gli euro sono cambiabili ma con maggiore difficoltà e con notevole penalizzazione di cambio. Consiglio di partire dall’Italia con dollari in contanti a sufficienza
Non cambiate assolutamente in banca, non usate il Bancomat e le carte di credito, perchè vi verrebbe applicato il cambio ufficiale.
È possibile cambiare all’arrivo, oppure sempre all’arrivo all’aeroporto chiedendo in giro o facendosi vedere dai “cambisti”.

FORMALITA’ DOGANALI
In Venezuela per i cittadini Italiani non è previsto il visto.
Non passando per gli Stati Uniti non ci sono particolari formalità da eseguire.
Il passaporto deve avere almeno sei mesi di validità.
Alla partenza dal Venezuela si paga, per quanto riguarda i voli internazionali, una tassa d'imbarco di 47 USD (ci informeremo con più precisione prima della partenza in che misura tale tassa è già inclusa nel prezzo del biglietto).
Per i voli nazionali è richiesto il pagamento di una tassa di circa 16.800 Bs.
Per entrare nel Parco Nazionale è necessario pagare una tassa di ingresso di circa 15.000 Bs a persona.

FUSO ORARIO
Meno 6:30 ore quando in Italia è in vigore l’ora legale, altrimenti meno 5:30 ore.

CLIMA E LUCE
Il clima è caldo, ma ventilato; la media è di 29° C e piove poco.
Luce dalle 5.30 alle 18.30, quindi giornata veramente piena.

INFORMAZIONI UTILI
Le prese elettriche a 110 V, spine a due lamelle piatte tipo americano.
È il caso di portare con se un adattatore ed eventualmente un trasformatore.
Attenti soprattutto alle ferite da corallo, difficili a guarire finchè si rimane in loco e soggette a infezione. Mettere sempre le scarpette di plastica a meno che non si rimanga strettamente in spiaggia. Se appena volete fare una passeggiata mettetele e andate sul sicuro.
Attenti anche alle infezioni intestinali, possibili anche se non frequenti. Evitate le bevande con il ghiaccio


COSA PORTARE
Abbigliamento ridotto al minimo anche perché non potete portare più di 10 kg nel volo interno, incluso il bagaglio a mano. In realtà fino a 15 kg non fanno storie, pagando meno di un dollaro a kg, e solo all’andata. Oltre i 15 kg si rischia, nel senso se che se l’aereo è troppo carico mandano il bagaglio in seguito. Raccomando di contenere il bagaglio in modo da portare dall’Italia solo bagaglio a mano, evitando il rischio perdita. Per creme e shampoo usare le valige di chi invece decide di spedire o fare un bagaglio a parte.
·         Zainetto/borsa per escursioni giornaliere in barca + borsa come bagaglio
·         Asciugamano o pareo da spiaggia (nelle camere ci sono)
·         Abbigliamento leggero comprensivo di: K-way, pareo, costume da bagno
·         Golfino leggero per la sera
·         Sandali, ciabatte per doccia e barca, meglio se potete usarle in acqua senza perderle (le infradito si perdono e scivolano sui sassi) e senza danneggiarle
·         Cappello, occhiali, creme solari ad alta protezione, crema per eritemi/ustioni, creme per il viso (a Gran Roque comunque vendono creme solari sia in farmacia che al supermercato)
·         Kway per gli spostamenti in barca
·         Maschera, pinne (potete anche affittarle in loco, ma sono un po’ malandate)
·         Macchina fotografica ed accessori
·         Medicine: disinfettanti intestinali, crema per eritemi/ustioni (es: Fargan, Polaramin), antibiotico a largo spettro (es: Augmentin), antinfiammatorio (es: Aulin), antipiretico (es: tachipirina), collirio rinfrescante
·         Sapone, shampoo
·         Passaporto, fotocopia passaporto + 4 foto formato tessera
·         Sveglia, porta soldi/documenti impermeabile
·         Adattatore per presa corrente tipo come per USA
·         Torcia elettrica
·         Un lucchetto per chiudere il bagaglio in viaggio e alla posada
·         Tesserini PADI/SSI per chi vuole fare immersioni
·         iPod o simile.
Nessuna vaccinazione è necessaria.
 
SISTEMAZIONE
in una “posada” che è praticamente una casa privata adattata a locanda, a carattere famigliare, dove siamo a “mezza pensione” colazione e cena.
Il trattamento è abbastanza spartano, ad esempio non c’è acqua calda (ma la temperatura aiuta…), ma sono molto pulite e i proprietari sono molto gentili.
La cucina è casalinga, semplice non proprio da gourmet…mancano molte materie prime (il cibo base è il pesce).

TELEFONO – CELLULARI
Il prefisso internazionale per il Venezuela è 0058, seguito dal numero con prefisso senza lo 0. Per chiamare l’Italia dal Venezuela è necessario comporre il solito 0039.
I nostri cellulari funzionano perfettamente se sono tri-band, in caso contrario solo gli sms; informatevi con il vostro gestore sui costi.
Schede telefoniche per cabine sono più economiche.


Gran Roque
È l’isola principale, con un bel paesino di case colorate, l’aeroporto, in pratica una piccola pista di terra battuta, e un vecchio faro sulla collina. Le spiagge balneabili sono quelle vicine all’aeroporto, ma non si ha mai il tempo di frequentarle. La spiaggia-porticciolo è meta di passeggiate mattutine o serali, colpisce il gran numero di pellicani che si nutrono di piccoli pesci che crescono nelle acque calde della riva. Dal vecchio faro, raggiungibile con una passeggiata di 20 minuti, si ha una bella vista sull’isola e su quelle vicine. Ci sono circa 60 posadas, alcuni telefoni pubblici, una banca con sportello bancomat (da non usare per via del cambio ufficiale), una farmacia, alcune botteghe di generi alimentari, una panetteria. Niente auto, gli unici motori sono quelli dei camion della spazzatura e della distribuzione dell’acqua. Dopo cena si possono frequentare alcuni locali prevalentemente posizionati sul lungomare.
Una sera abbiamo occupato la cucina della nostra posada (Gremary) ed io con uno staff di cuoche eccezionali abbiamo cucinato per tutti. Primo con Pesce, verdure salsate,  frittate ecc.
Certo in cucina ci si muove come si può…noi italiani siamo abituati all’eccelenza delle materie prime…quindi il gusto finale non è proprio quello previsto…. Ma la soddisfazione è stata grande.
Le foto dell’evento e tutte l’altre nel post  sono state scattate da  Tanja (www.tanjakolibius.com)





Le escursioni sulle isole
Già sul volo interno ci si rende conto della bellezza di questo arcipelago corallino dichiarato parco nazionale nel 1972. Sono circa 350 isole, la maggior parte chiuse al turismo. Tutte molto belle, con spiagge di sabbia bianchissima, mare pulitissimo e di colore che va dal verde smeraldo all’azzurro intenso, circondate dalla barriera corallina che rende l’acqua calma e trasparente. Dappertutto una gran quantità di uccelli, specialmente pellicani e gabbiani. In alcune spiagge molte lucertole nere abbastanza aggressive e fastidiose. Il mare è molto ricco di pesci ed aragoste. A volte si riescono a vedere anche alcune tartarughe marine.
La quasi totalità degli abitanti de Los Roques risiede a Gran Roque. Tutte le altre isole sono (molto) più piccole. Molto varia l’avifauna, scarsissima la vegetazione, quasi nulla quella in grado di fare ombra (non piove quasi mai). E’ consentito approdare solamente su alcune isole, altre sono riserva integrale (7 diversi livelli di protezione).
Le barche che si utilizzano  sono abbastanza grandi e veloci. Dispongono di tendalino per il sole e di impianto stereo (iPod compatibile). I barcaioli sono molto gentili e disponibili, montano ombrelloni ogni due persone ed una sedia ciascuno e tornano a prenderci all’ora concordata. Nelle isole più lontane stanno con noi e ci si può spostare su isole diverse.
Si parte verso le 9:30, si rientra verso le 17 – 17.30. La traversata può essere difficoltosa per il mare mosso e ci si bagna spesso (d’obbligo portarsi una cerata), solitamente al ritorno con il vento e le onde contrarie.


Madrisqui (barca 15’)
Molto vicina a Gran Roque, con Francisqui. Ha una spiaggia ampia e bella. Si trovano molte stelle marine sulla punta a destra arrivando.
Camminando verso sud si arriva con un piccolo guado sull’isoletta adiacente, Cayo Pirata, dove c’è un villaggetto e verso il fondo dello stesso un ristorante di pescatori (aragosta 30$ al kilo incluso contorno, birra disponibile).
Francisqui (barca 20’)
Molto vicina a Gran Roque e quindi molto frequentata, ma vivibilissima. Si tratta in realtà di due isole affiancate ma non collegate. Bella spiaggia riparata dal vento e, nella parte posteriore verso il mare aperto, una piscina naturale ottima per lo snorkeling, basta seguire il sentierino (scarpette, attenti ai “cazzilli” spinosi che si attaccano dappertutto) che taglia l’isola. Si riesce a fare il giro completo della prima isola ma solo con scarpette. Per l’isola a fianco ci si può andare nuotando per un breve tratto (impegnativo, attenti alle barche che sfrecciano), o anche guadare se si rimane verso le mangrovie, può essere circumnavigata, ma anche qui sono consigliabili le scarpette.
C’è sulla punta sinistra un ristorantino calamari / aragoste e vino buono (30 US pax).
Crasqui/Krasky*** (barca 40’)
Con Cayo de Agua una delle isole più belle. Si trova in una posizione al centro dell’arcipelago, vi è un campeggio e buoni fondali per fare snorkelling.
Bella e lunghissima spiaggia per nuotare, ci sono le stelle marine. Due ristorantini, uno “al centro” e uno molto a sinistra/nord (Juanita).
Molto piacevole da esplorare, andando a nord oltre Juanita ci sono un paio di km di spiagge solitarie fino alla punta. Andando nella direzione opposta si arriva a un’isoletta di sabbia ed a una punta con enormi cumuli di conchiglie “botuto”.
Boca de Cote (barca 30’ da Crasqui)
Non è un'isola ma un reef per lo snokelling, tanti pesci.
Ci si va solitamente da Crasqui la mattina (dopo aver prenotato il pranzo verso l’1:30) e poi si ritorna a Cransqui, in modo che dopo l’aragosta ci si rilassa in spiaggia. Si attraversa l’intero atollo in direzione sud, passando alcune isolette e banchi di sabbia con capanne di pescatori (notevole una palafitta in mezzo al mare).
Noronqui, Sarqui, Espenqui (barca 20’)
A Noronqui c’è un’ampia baia dove si possono vedere tartarughe marine libere in acqua. Non datelo però per scontato. La spiaggia è bianchissima e senza riparo dal sole, dopo un po’ stufa, consiglio di associarla ad altre isole vicine.
E’ necessario giungere nella baia prima di tutte le altre barche e con un po’ di pazienza cercare le tartarughe. I marinai spingono ad entrare in acqua ma con molta delicatezza per non farle spaventare. Bisogna pero’ fare attenzione perchè possono mordere (ci provano). E’ suggestivo e bellissimo. In spiaggia ci sono un po’ di coralli, vegetazione e anche tanti pesci.
Formata da tre isole. Quella centrale è di forma allungata e brulla, con una spiaggia su un lato e sassi dall’altro.
Sarqui - bianchissima spiaggia, bella e riparata dal vento, poco frequentata. Di fronte abbiamo
Espenqui - analogamente bella e lunga striscia di sabbia.
Carenero - Isola bella e selvaggia con una bella spiaggia.
Dal lato opposto (l’isola è molto stretta) con un sentierino che parte dal Rancho de Amor si arriva ad una baietta ventosa, aperta verso il mare, dove si possono facilmente avvistare barracuda, ma bisogna fare estrema attenzione perché esposta a forti correnti (in certi punti con le pinne si riesce a stento a rimanere fermi).
Cayo de Agua*** (barca 1:10)
È una delle più lontane da Gran Roque e con Crasqui una delle più belle: è formata da 2 isole congiunte da una lingua di sabbia, alla sua estremità vi è un faro a righe bianche e rosse. Si vedono, andando verso il faro dal lato destro, delle sule che covavano o con piccoli (fine marzo) e pesci pappagallo che saltavano fuori dall’acqua. Per arrivare al faro si taglia l’isola sul prato prima dei coralli (scarpette, attenti ai “cazzilli” spinosi che si attaccano dappertutto). Tornando dal faro alla lingua di sabbia passando dal lato opposto si costeggia una bellissima spiaggia. Un vero paradiso.
Dal lato opposto all’approdo e della lingua di sabbia c’è un’ampia baia interna alla laguna dove è facile vedere razze. Sull’isola a sud ci sono anche alcune palme da cocco.
Dos Mosquises (a 10’ da Cayo de Agua)
Stazione biologica marina sede di un centro nursery (per un anno) per le tartarughe marine (per la visita si paga un contributo di 3 bolivares): si può effettuare un breve giro tra le vasche aperte al pubblico accompagnati dai ricercatori locali. Appena viene segnalata una deposizione di uova su qualche isola loro vanno a prenderle e le fanno schiudere presso di loro, per salvare le tartarughine dagli uccelli.
Una breve passeggiata porta a un gazebo dove si può (incluso nel biglietto) prendere visione delle foto che testimoniano dei reperti archeologici trovati sull’isola (ma adesso conservati a Caracas).
L’isola dove vengono raccolte le piccole tartarughe e cresciute fino a 9 mesi prima di rilasciarle nel loro habitat, per preservare le 5 specie presenti sull’isola.
Sebastopol e Cayo Muerto
Lontana circa 1 ora da Gran Roque, Sebastopol si può raggiungere anche nelle giornate di gran vento. Sono piccole isole sabbiose, circondate da una buona barriera corallina. Si fa snorkelling dalla barca.
Caio Sardina
È una bellissima lingua di sabbia affiorante in un mare variopinto, anche la barriera corallina è molto ricca di pesci.
Boca del Medio e Capo del Muerto (20’)
Si tratta di reef affiorante in mezzo al mare, ottimo snorkelling (mante ?). Chi vuole può farsi lasciare su una lingua di sabbia vicina.
Isla Vapor

Sembra un giardino. Tutta l’isola tranne una piccola lingua di sabbia e’ ricoperta da una bassa vegetazione e durante la fioritura si colora di rosa e giallo. Paesaggio particolare e bello. Molto suggestivo in quanto si trova proprio al bordo della barriera.

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