Diritti umani e giustizia sociale... Mettiamo fine al lavoro minorile
Quest’anno, la Giornata mondiale contro il lavoro minorile pone l’accento sul diritto di tutti i minori ad essere protetti dal lavoro minorile e da ogni violazione dei diritti umani fondamentali.
Tipo:
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Conferenza
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Quando:
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12 giugno 2012
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Dove:
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Ginevra, Svizzera
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Quest’anno, la Giornata mondiale contro il lavoro minorile pone l’accento sul diritto di tutti i minori ad essere protetti dal lavoro minorile e da ogni violazione dei diritti umani fondamentali. Nel 2010, la comunità internazionale ha adottato la Tabella di marcia per eliminare le peggiori forme di lavoro minorile entro il 2016 secondo la quale il lavoro minorile è un ostacolo ai diritti dei minori nonché una barriera per lo sviluppo. La Giornata mondiale 2012 vuole mettere in luce il lavoro che rimane tuttora da compiere per raggiungere gli obiettivi della Tabella di marcia.
Vi lascio ad un lontano ricordo...simbolo
IQBAL MASIH: la storia di un piccolo lavoratore…
Nato nel 1983 a Muridke (Pakistan). A quattro anni il padre lo vende come schiavo ad un fabbricante di tappeti, in cambio di 12 dollari. Lavora per più di dodici ore al giorno, picchiato, sgridato e incatenato al suo telaio. E' costretto per più di sei anni a lavorare al telaio per una rupia al giorno, circa 3 centesimi.
Nel 1992 Iqbal, con altri bambini esce di nascosto dalla fabbrica di tappeti per assistere alla giornata della libertà, organizzata dal Fronte di
dal Lavoro Schiavizzato (Bllf). Decide di raccontare la sua storia durante la conferenza. Il suo discorso fa scalpore e viene pubblicato il giorno dopo dai giornali locali. Con l'aiuto di un avvocato del Bllf scrive una lettera di dimissioni da presentare al suo ex padrone.
Conosce Eshan Ullah Khan, leader del Bllf. Tramite lui comincia a raccontare la sua storia sui teleschermi di tutto il mondo: diventa simbolo e portavoce del dramma dei bambini lavoratori. Partecipa a numerosi convegni sullo sfruttamento minorile. Nel 1994, a 11 anni, vola a Stoccolma e racconta la sua storia in una conferenza mondiale sull'infanzia. A Boston riceve un premio dalla Reebook e una borsa di studio da una Università americana.
Il 16 aprile 1995, domenica di Pasqua, gli sparano a bruciapelo mentre corre in bicicletta nella sua città natale Muritki, con i cugini Liaqat e Faryad. Aveva solo 12 anni. Secondo Ullah Khan è stata la mafia dei tappeti.
Il 16 aprile 1995, domenica di Pasqua, gli sparano a bruciapelo mentre corre in bicicletta nella sua città natale Muritki, con i cugini Liaqat e Faryad. Aveva solo 12 anni. Secondo Ullah Khan è stata la mafia dei tappeti.
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