Il film e il cioccolato
Joanne Harris
Chocolat
Tratto da wuz.it
Chocolat
Tratto da wuz.it
"Il vento ha spazzato via le mie paure. Faccio un cenno di saluto all'Uomo Nero nella sua torre, e il vento mi strattona allegramente la gonna. Sono fuori di me per la gioia, piena di aspettative."
Un paesino della provincia francese, popolato soprattutto da anziani; un martedì di carnevale, un momento di collettiva euforia che verrà spazzata via dopo poche ore, lasciando dietro di sé un vago senso di colpa e di disagio. Una giovane donna, vestita con abiti colorati, estrosi; al suo fianco una bambina, piena di curiosità e di allegria: sono sicuramente straniere, i loro colori, i loro sguardi impudenti e i loro atteggiamenti spregiudicati lo dimostrano. La donna decide, dopo tanti anni di vita randagia, di fermarsi proprio in quel villaggio. Perché lì e non altrove? Alla bambina piace, quel carnevale l'ha incantata, e poi che differenza fa, lì o altrove? Così viene presa in affitto una vecchia panetteria abbandonata e in pochi giorni quel luogo polveroso subisce, quasi per incanto, una trasformazione. La Céleste Praline è il nome della deliziosa pasticceria che Vianne Rocher inaugura tra la diffidenza dei paesani, la curiosità di alcuni di loro meno integrati e l'esplicita ostilità del giovane parroco, quello che fin dall'inizio Vianne considera il suo vero nemico, l'Uomo Nero della sua infanzia. Cioccolatini, biscotti, torte, pupazzetti di marzapane, aromi inebrianti e colori vivacissimi: quella pasticceria è una vera testimonianza di allegria e di vitalità, un richiamo al piacere, al più semplice e innocente dei piaceri, un invito a socializzare, a stare insieme qualche minuto o qualche ora seduti davanti ad una tazza di cioccolata fumante e aromatica, per sentire che c'è una tregua in ogni guerra, un attimo di pausa in ogni sofferenza, una via d'uscita in ogni solitudine. Tutto ciò però è destabilizzante in un luogo in cui ognuno deve giocare un ruolo ben preciso, vestire una maschera che gli è stata attribuita fin dalla nascita, costringendolo a rimanere sempre e comunque dentro i canoni della morale corrente. E così i legami di amicizia che iniziano a stringersi intorno alla pasticceria e alla sua proprietaria hanno protagonisti particolari: il vecchio professore dolce e malinconico con il suo cane malato, la moglie irrequieta e cleptomane del violento proprietario dell'unico bar del villaggio, l'irriverente ed eccentrica signora che, ormai troppo vecchia e troppo intelligente per temere il giudizio altrui, sa prendersi gioco di tutto il perbenismo che la circonda. Pregiudizi contro libertà, tristezza contro vitalità, rancore contro disponibilità: due mentalità, due culture si scontrano attraverso la vetrina accattivante della Céleste Praline.
Cioccolato-Vino difficile compromesso, alcuni dicono impossibile soprattutto quando si parla di cioccolato fondente. Cosa è che non lega? Sarà il burro di cacao che lascia una patina untuosa e grassa sulle papille.
I soloni del bere ci dicono che l’unica è l’acqua un buon distillato o cognac…ma di vini?
Eppure qualche vino l’abbinerei…e ci stanno meravigliosamente.
Cabernet Sauvignon, Merlot,Primitivo, Shyras…vini morbidi ricchi di glicerina….tannini morbidi rotondi che non si lasciano sopraffare dal cioccolato.
Comunque come i soloni ci dicono che più è alta la percentuale di cacao nel cioccolato, più il vino deve essere aromatico, strutturato e soprattutto persistente. Il vino poi deve essere necessariamente dolce, altrimenti l'acidità del vino sarebbe troppo preponderante.
Comunque come i soloni ci dicono che più è alta la percentuale di cacao nel cioccolato, più il vino deve essere aromatico, strutturato e soprattutto persistente. Il vino poi deve essere necessariamente dolce, altrimenti l'acidità del vino sarebbe troppo preponderante.
Qualche idea
MOSCAT DE RIVESALTES
Moscato francese barricato ottimo con il cioccolato bianco.
MAURY
Invecchiato da dieci a vent'anni , vino francese di con retrogusti di frutti di bosco tostati .
E per andare avanti con CHATEAU CHALON Prodotto con uve Savagnin , sapore simile allo sherry.Il TOKAY UNGHERESE, Il BANYLUS, geniale con il cioccolato vino francese il suo gusto ricorda il porto. Lo spagnolo XERES vino Andaluso,
Il nostro
BAROLO KINATO
Vino Piemontese . Con il suo profumo di erbe officinali , ha un sapore liquoroso dolce e pieno , con un retrogusto amaricante .
ALA-Salaparuta-
vino aromatico siciliano con odore e lieve sentore di marasca , il frutto con il quale è stato aromatizzato .
BUKKURAM
Vitigno moscato passito di Pantelleria , è grande con il cioccolato .
Mitici i superalcolici
Cognac , Grande Champagne , Scotch Whisky puro malto ( più di 12 anni ) , Bourbon Straight ( più di 12 anni ) .
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