La scelta del bicchiere no è solo una questione di moda e di eleganza,
ma assume un’importanza determinante quando intendiamo valorizzare a pieno il
bouquet corposo di un vino speciale, o nel caso vogliamo rendere ancor più gradevole per i nostri
ospiti il sorseggio di uno spumante fresco e frizzante. Ecco, perciò qualche
consiglio molto stringato attinto dai saggi del vino.
Serviamo un rosso d’annata, di carattere austero e dal gusto ben
strutturato? Allora dobbiamo preparare un bicchiere di superficie ampia e
rotonda, per favorire l’ossigenazione del vino e l’esposizione alla temperatura
ambiente. Se il rosso che si porta in tavola è un vinello giovane, dal profumo
delicato e ancora un po crudo, è preferibile disporre dei calici tondeggianti
ma più sottili, che facciano scorrere l’aroma verso l’alto. Il chiaretto o i
rosati, si abbinano a calici svasati dalla forma appena rettilinea. Attenzione
con gli spumanti! La classica flte, alta e slanciata, agevola lo scorrimento
delle bollicine che si sprigionano nello spumante secco. Ma se agli ospiti
proponiamo uno spumante dolce, dal gusto amabile e morbido, in questo caso è
d’obbligo una coppa molto larga e panciuta, che accolga tutta la fragranza del
vino. In ogni caso il bicchiere deve essere incolore e di vetro sottile. Mai e
poi mai la mescita del vino va effettuata nello stesso bicchiere in cui è stata
versata in precedenza una bevanda dolce. In fondo, per gustare il vino basta
avere un po di gusto.
Per la sua forma particolare ha meritato di essere inserito nella collezione permanente del Museum of Modern Art di New York.
Il bevante, grazie alle dimensioni generose, consente il pieno sviluppo del bouquet, mentre il bordo svasato, incanala il liquido nella parte anteriore del palato, più ai sapori fruttati.
Può esaltare vini di pregio, ma penalizzare quelli di qualità mediocre, mettendone a nudo le debolezze. E' quindi il bicchiere ideale per assaporare vini dal 'cuore' aromatico.
In realtà è un bicchiere adatto ai rossi. Il bordo aperto esalta le componenti vegetali e legnose che ilvino sviluppa durante l'invecchiamento. In più indirizza il liquido, in un flusso abbondante, sui birdi della lingua, dove si trovano le papille gustative sensibili all'acidità.
Il ballon è quindi il bicchiere ideale per assaporare vini dal retrogusto asprigno, con caratteristiche gustative pungenti e minerali. Requisiti che non mancano ai vini novelli, per esempio.
Le dimensioni extra-large della coppa, danno la possibilità ai vini invecchiati di ossigenarsi rapidamente, in pochi minuti, con una semplice rotazione del grande calice.
Nel 'magnun', inoltre le note aromatiche del bouquet si amalgamano perfettamente, 'mascherando' le eventuali tracce di acidità e la presenza di tannini, componenti naturali che possono 'indurirne' il sapore.
Si tratta infatti del 'contenitore' che meglio consente di esprimere gli aromi e la qualità di queste 'elitarie' bevande.
La flûte non deve mai essere riempita completamente, ma solo fino alla metà della sua altezza. Solo così si può concentrare e poi sprigionare il bouquet ricco di lieviti di champagne & Co, esaltandone la morbidezza e concedendo il giusto spazio al perlage, cioè alle bollicine che contribuiscono al piacere della degustazione.
Per brindare con uno spumante classico o uno champagne
La disparità tra le dimensioni del bevante e l'estremità superiore del bicchire fa sì che il vino sviluppi appieno il suo bouquet, rivelando con gradualità l'anima fruttata, intensa, aromatica.
La forma curva, infatti, ne accentua le note di frutta, soprattutto di albicocca e pesca.
Ma questo particolare calice è in grado anche di esaltare l'acidità dei vini, in modo da bilanciarne la dolcezza liquorosa
Consolatorio per tutte coloro che non possono vantare forme da pin-up, questo luogo comine ha radici molto antiche. Si racconta, infatti, che la coppa fosse stata modellata sul seno di Madame de Pompadour, favorita di Luigi XV.
Questo calice è ideale per assaporare il vino Moscato o lo spumante dolce, bevande con le quali si accompagna il dessert. L'ampiezza del bevante consente al buoquet fruttato di rivelarsi appieno e alle bollicine del perlage di svilupparsi in un moto ascendente continuo.
Soffiato e lavorato a mano, è un bicchiere creato da Acconero, per assecondare, in particolare, le esigenze dei sommelier e di tutti i cultori del vino, in generale.
La forma e le dimensioni di questo calice consentono al vino, rosso o bianco che sia, di sviluppare il suo bouquet, soprattutto, di ossigenarsi in maniera ottimale in soli 3 minuti.
La presenza della 'corona', poi oltre a ottimizzare l'ossigenazione, serve a trattenere gli eventuali residui, frequenti nel caso delle bottiglie invecchiate a lungo. Il bordo più stretto, infine, esalta le sensazioni olfattive
La tradizionale forma a tulipano in questo caso è movimentata dalla 'bocca' leggermente svasata. Una silhouette adatta a valorizzare vini bianchi secchi e leggeri, che combinano l'elevata acidità al sapore fruttato.
La lieve incurvatura del bordo, in particolare, enfatizza gli accenti più dolci di queste bevande, a discapito della componente acida, che può risultare sgradevole.
Questa forma particolare di bicchiere è anche adatta ai vini rosé giovani, caratterizzati da un accenno di perlage prodotto nel corso della fermentazione.
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