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mercoledì 21 marzo 2012

Prodotti a base di erbe.Il naturale che può anche danneggiare

Attenzione all’acquisto e uso di prodotti a base di erbe: possono essere pericolosi se non utilizzati con cognizione di causa
I rimedi naturali possono davvero fare bene e, spesso, hanno meno o quasi nulli effetti collaterali, rispetto a certi farmaci di sintesi. Tuttavia, naturale non è sinonimo di innocuo o sicuro. Bisogna comunque fare attenzione a ciò che si acquista e si usa. Non tutti i rimedi a base di erbe, per esempio, sono da prendere sottogamba poiché, anche questi, possono rivelarsi pericolosi.

La raccomandazione è stata pubblicata sulla rivista BMC Medicine e riporta uno studio condotto dal dottor Theo Raynor, dell’Università di Leeds (Uk), il quale mette in evidenza i rischi derivanti dall’uso improprio di alcune erbe officinali.
Per esempio, pochi sanno che rimedi come l’echinacea, l’iperico e il ginseng asiatico possono essere potenti come alcuni famaci allopatici e, come questi, possono essere fonte di effetti collaterali anche gravi.

Per esempio, l’iperico – noto anche come “erba di San Giovanni” può ridurre l’efficacia della pillola contraccettiva e può interferire con l’attività di alcuni farmaci anticoagulanti.
Il ginseng asiatico non è adatto ai diabetici. E ancora: il ginkgo biloba e l’echinacea possono causare reazioni allergiche. Anche il comune aglio potrebbe causare problemi ad alcune persone: per esempio può interferire con i farmaci usati per trattare l'HIV, o può rendere il sangue troppo fluido in persone che non lo devono avere.

E l’elenco di controindicazioni potrebbe proseguire ma, quello che ha voluto sottolineare questo studio, in realtà è che sono le informazioni al riguardo che mancano. La maggioranza dei rimedi erboristici, in alcuni casi anche a causa di alcune norme legislative, non riporta queste informazioni sulla confezione o nel foglietto interno.
«I consumatori hanno bisogno di informazioni affidabili e complete al momento dell’acquisto di rimedi erboristici», ha fatto notare Raynor.
Ciò che ha evidenziato la ricerca è proprio la mancanza di strumenti informativi che possano prevenire i possibili danni ai cittadini.

I ricercatori hanno acquistato 68 confezioni di rimedi erboristici in altrettanti diversi esercizi commerciali quali farmacie, erboristerie, negozi di alimenti naturali e supermercati.
Analizzando le confezioni hanno scoperto che il 93 per cento di questi prodotti erano privi di licenza, quindi non in grado di soddisfare qualsiasi standard di sicurezza o qualità. Più della metà di questi sono stati commercializzati come integratori alimentari. Infine, solo il 13 per cento conteneva un foglio informativo e solo 3 contenevano una quantità accettabile di informazioni sulla sicurezza.
Una situazione che dà da pensare e che può diventare pericolosa, a scapito della salute dei consumatori. In questo caso sarebbe necessario che si facesse in modo che i produttori di questi rimedi indichino chiaramente quali sono gli usi e le possibili controindicazioni.
C’è da dire che, laddove possibile, alcuni produttori già forniscono informazioni sui prodotti da loro commercializzati. Tuttavia, per molti regna ancora il caos.
[lm&sdp]
Fonte La stampa

3 commenti:

  1. Grazie ai miei amici..caro Marco hai ragione al 110% , quindi ti invito a postare i tuoi apprezzatissimi suggerimenti in tema di abbinamento cibo- vino , saranno + che apprezzati da chi, come me, non ha un grande feeling con la produzione vitivinocola!
    X la grande Canny: ancora nn mi capacito di come tu riesca ad essere così presente sia nel sociale - con i post di Serenissima - che sul "leggero", con competenze gastronomiche iper apprezzate!
    Vi voglio bene!

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  2. Buonasera,
    ho appena scoperto questo Suo blog: devo dire che condivido appieno questo post!!!
    In famiglia, usiamo regolarmente prodotti erboristici per curare malanni e acciacchi vari, ma ci rivolgiamo SEMPRE a specialisti del settore, con laurea e aggiornamenti costanti, e in ogni caso viene coinvolto anche il nostro medico di famiglia (che per fortuna non boicotta a priori tali metodi, come fanno invece altri suoi colleghi).

    La medicina naturale è comunque MEDICINA: ha le sue proprietà, ma pure le controindicazioni.
    L'unico uso smodato che non hai mai fatto male a nessuno è solo l'uso del BUON SENSO, ma purtroppo oggi pochi se ne servono, anche solo in minime dosi...

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  3. Ciao Marco, ottima scelta cibo - vino!
    Mi auguro di avere ancora il tuo parere sui prossimi piatti da abbinare!!
    Ad Maiora
    Enrico

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