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venerdì 22 giugno 2012

Spumanti Ischitani

D’estate i vini bianchi vanno alla grande, fermi e con le bollicine sono amici per le degustazioni di pesce, carni bianche e freschi antipasti. Le mie discrete degustazioni di questi giorni hano prediletto la fascia con le bollicine. Ottimi assaggi riguardano i vini spumanti di una zona geografica italiana poco considerata, quella meridionale..grande ventaglio di scelta e di ottima fattura. Discreta la fascia dei spumanti provienienti da vitigni autoctoni campani, hanno un valore straordinario e di grande qualità. Certo Chapò ai grandi vini spumanti d’oltralpe e  quelli veneti, ma le bollicine campane non sono da sottovalutare, comunicano il territorio di appartenenza con schiettezza e semplicità a volte se ne rimane affascinati. Da non sottovalutare l’ottimo compromesso prezzo-qualità
Giorni fa ho assaggiato bei vini spumanti dell’isola di Ischia, ottimi da fine pasto, da aperitivo con sfiziosi apetizer, con crostacei e fritture.
Sono vini spumanti ottenuti da lo stesso uvaggio del fermo e spumentizzati secondo il metodo classico.
Vini di un buon giallo paglierino. Sapori delicati con note di lieviti. Sapidi freschi secchi all’assaggio. La spuma fine e persistente La gradazione si attesta sui 11,50% vol. I vitigni principali sono il forastera(predominante) e il biancolella in percentuale lievemente minore.Sono ammessi altri vitigni nella ragione del 15 %. Da disciplinare:le condizioni ambientali e di coltura dei vigneti devono essere quelle tradizionali della zona ubicati in terreni di favorevole esposizione, derivati da rocce di origine vulcanica, sciolti, ben provvisti di scheletro, con notevole contenuto di pomice, poveri di carbonato di calcio, non molto dotati o scarsi di sostanza organica, abbastanza ricchi di anidride fosforica e potassio.Sono esclusi i terreni di fondovalle umidi e quelli non sufficientemente soleggiati. I sesti di impianto, le forme di allevamento ed i sistemi di potatura devono essere quelli tradizionalmente usati nell’isola.
Divertente ed intrigante assaggio con le ostriche guarnite da una piccola quenelle di caviale

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