Casale del giglio
CASALE DEL GIGLIO - Azienda Agricola Casale del Giglio
Indirizzo...: Strada Cisterna-Nettuno Km 13 - 04010 Le Ferriere (LT)
Indirizzo...: Strada Cisterna-Nettuno Km 13 - 04010 Le Ferriere (LT)
La famiglia Santarelli è nel mondo del vino sin dal'800.
Nel 1914 Berardino Santarelli fonda a Roma l'omonima ditta con sede in Piazza Capranica. nel 1955 il figlio Dino Santarelli realizza a Roma una cantina di imbottigliamento vini in via della stazione Tuscolana e nel 1968 acquisisce l'azienda Casale del Giglio in località Le Ferriere, in provincia di Latina.
Qui nel 1982 ebbe una felice intuizione, quella di chiamare a se dei ricercatori universitari per dare vita ad un progetto di ricerca e sperimentazione denominato appunto "Casale del Giglio" che ebbe inizio nel 1985.
Nel 1914 Berardino Santarelli fonda a Roma l'omonima ditta con sede in Piazza Capranica. nel 1955 il figlio Dino Santarelli realizza a Roma una cantina di imbottigliamento vini in via della stazione Tuscolana e nel 1968 acquisisce l'azienda Casale del Giglio in località Le Ferriere, in provincia di Latina.
Qui nel 1982 ebbe una felice intuizione, quella di chiamare a se dei ricercatori universitari per dare vita ad un progetto di ricerca e sperimentazione denominato appunto "Casale del Giglio" che ebbe inizio nel 1985.
Il progetto di Casale del Giglio autorizzato dalla Regione Lazio è consistito sin dall'inizio nello sviluppare una serie di prove sperimentali tese all'incremento qualitativo della produzione, basate sull'analisi dell'ecosistema viticolo di partenza e sulle sue possibilità evolutive. Il programma di sperimentazioni inoltre non è stato limitato soltanto allo studio viticolo, ma ha interessato tutte le varie fasi della lavorazione del vino attraverso opportune microvinificazioni. I modelli viticoli cui si è ispirata la ricerca sono stati principalmente quelli della zona di Bordeaux e della California, regioni esposte all'influenza del mare come l'Agro Pontino.
Albiola
LAZIO ROSATO IGT
2010
Prende il nome dalla città Rutula o Volsca che,
prossima ad Ardea, era annoverata da Plinio il
Vecchio tra le 53 comunità che costituivano
l’Antico Lazio. Albìola rappresenta uno dei più
antichi insediamenti del Lazio primitivo, forse
appartenente alla Lega Latina, sorta intorno alla
seconda fase della civiltà laziale, all’incirca nel
IX secolo a.C. e avente, quando era ai suoi albori, la
stessa importanza di Roma.
Uvaggio e
vinificazione
*(percentuali indicative,
variabili in funzione dell’annata)
freddo sulle bucce (8–10° C.), una parte di mosto,
che viene poi fatto fermentare a parte.
La fermentazione avviene a circa 18° C. e si protrae
per 8–10 giorni in serbatoi di acciaio inox.
Ne nasce un rosato molto ricco, di grande
carattere, con sentori fruttati e floreali tipici dei
rosati, ma con struttura che si avvicina ad un rosso.
L’Albiola è un rosato prodotto prevalentemente
con uve di Syrah (85%) ed una frazione di uve di
Sangiovese (15%)*.
Viene ottenuto secondo la tecnica del “saignée”
ovvero del salasso, che consiste nel drenare dal
vinificatore, dopo una fase di macerazione a
Esame organolettico Rosato deciso con sfumature viola; bouquet
intenso, dai sentori di piccoli frutti di bosco con
dominanza del lampone e frutta rossa.
In bocca mostra grande consistenza con un finale
lungo e fruttato.
Abbinamenti suggeriti Ideale con una zuppa di mare al pomodoro fresco
oppure con affettati misti.
Petit Verdot
LAZIO IGT
2010
Cenni storici Il vitigno proviene dal Bordeaux, dove viene
utilizzato tradizionalmente come componente
minore dell’assemblaggio di Merlot e Cabernet-
Sauvignon.
Il Petit Verdot è una varietà tardiva che ha trovato
in Agro Pontino condizioni ideali, quali grande
luminosità, persistente brezza marina e terreni
caldi che permettono la piena maturazione delle
uve, consentendo così di proporlo anche in
purezza, vera rarità a livello nazionale.
Uvaggio e
vinificazione
Durante le prime fasi di macerazione si effettuano
dei “delestage”* al fine di rendere i tannini più
morbidi ed il colore più stabile. Dopo la svinatura
ha inizio la fermentazione malolattica condotta
parte in inox e parte in legno. Affinamento in
barriques per 8–12 mesi e per 6 mesi in bottiglia.
Petit Verdot in purezza, da uve molto mature.
La vinificazione in rosso viene in parte realizzata
con cappello sommerso per l’estrazione dei
tannini più dolci e in parte con follature per
ottenere una buona estrazione del colore.
La fermentazione si protrae con cappello
sommerso per 15 giorni ad una temperatura
variabile fra i 26–28°C.
Esame organolettico Ha colore rubino violaceo; profumi intensi e
persistenti di piccoli frutti rossi, di ciliegia e
vegetali, come mirto e ginepro. Bella rotondità in
bocca, dovuta a tannini morbidi e vellutati, con
struttura elegante.
Finale con note di pepe bianco e spezie.
Abbinamento suggerito Costolette di abbacchio al forno.
Delestage
Tecnica di vinificazione in rosso che prevede la svinatura
parziale del mosto in fermentazione. Consiste nel travasare
in altro serbatoio parte del mosto in fermentazione con successiva
reintroduzione dall’alto dello stesso nel vinificatore di
partenza, con lo scopo di ossigenare il vino in fermentazione
e di disperdere la vinaccia in maniera omogenea nel serbatoio,
facilitando così una migliore cessione di antociani (colore)
e polifenoli (tannini) dalle bucce al mosto.
Mater
Matuta
LAZIO ROSSO IGT
2009
Cenni storici Il nome “Mater Matuta” deriva dall’antica divinità
italica, dea dell’aurora, protettrice della vita
nascente e della fertilità. Il culto di questa divinità
era assai diffuso nell’Italia Centrale e le fu dedicato
il famoso tempio dell’antica città di “Satricum”,
presso Le Ferriere (Latina).
Uvaggio e
vinificazione
*(percentuali indicative,
variabili in funzione dell’annata)
Syrah (85%) e Petit Verdot (15%)*. Le uve per
entrambe le varietà vengono raccolte in ottimo
stato di maturazione, talvolta leggero appassimento
per il Syrah. La vinificazione prevede per i due
vitigni tecniche diverse.
Il Syrah fermenta con lieviti indigeni secondo la
tecnica del cappello sommerso per un periodo di
18–20 giorni, durante i quali avvengono periodici
“delestage” soprattutto nelle fasi iniziali. Il Syrah
conferisce così al Mater Matuta complessità e
carattere, con tannini dolci e profumi intensi di
marasca e spezie. Per il Petit Verdot invece, la
vinificazione avviene mediante l’uso di follatori
che consentono la massima estrazione di tannini
e sostanze polifenoliche. Nasce così un Petit
Verdot di grande corpo e struttura che ben si
presta a lunghi invecchiamenti.
Dopo attenta svinatura, dove la movimentazione
delle vinacce avviene solo per gravità, i vini
vengono messi separatamente in barriques nuove
per 22–24 mesi. Segue un ulteriore affinamento di
10–12 mesi in bottiglia.
Esame organolettico Rubino cupo, densissimo; il naso è molto personale,
di caffè scuro in grani, floreale di viola, fruttato di
marasca matura. Emerge infine una forte speziatura
di coriandolo, noce moscata e cannella. Bocca di
grande volume, che avvolge e seduce grazie ad una
trama tannica perfetta, ad una freschezza ben
presente, ad un finale opulento e lungo.
Abbinamento suggerito Provola di latte di Bufala 100%, affinata dall’azienda
per 4–5 mesi nelle proprie vinacce fresche di Syrah.
Ganci
Azienda Agricola e Cantina
Via Isonzo Km 5,300, tra Borgo Grappa e Latina, di fronte al Lago di Fogliano.
L’Azienda Agricola Ganci è situata vicino al lago di Fogliano, a due passi dal mare, contornata dai colori e profumi che giungono dall’immensa distesa di filari. Un luogo reso unico da un microclima in cui il dolce calore del sole e la brezza, alternata tra mare e lago, donano all’uva un gusto che suscita emozioni intense a chi lo degusta.
La cantina, con i suoi 60 anni di storia, rappresenta la passione della famiglia per l’arte della vinificazione. Laura Ganci e Giuseppe Milone si dedicano, in prima persona, alla cura dei 30 ettari di vigneto, mantenendo integri i valori tipici della conduzione familiare. Le radici dell’azienda Ganci affondano nella Sicilia degli anni ’30, in una cittadina, Alcamo, in cui qualsiasi strada percorribile corre accanto ai filari di un vigneto.
In questo contesto, Antonino e Vincenzo Ganci, cresciuti in una famiglia di viticoltori, diventano sapienti maestri nell'arte di fare buon vino.
Nei primi anni ’50 i due fratelli decidono di allontanarsi dalla Sicilia per trasferirsi nell’Agro Pontino e scoprire nuovi orizzonti.
Antonino era rimasto affascinato dal territorio ancora vergine della Pianura Pontina, nella quale era stato durante la guerra, e con i suoi racconti trasmette quello stesso fascino al fratello Vincenzo.
Decidono così di acquistare in prossimità del lago di Fogliano, circa 70 ettari di terreno appena disboscato, dove fino a quel tempo sorgevano boschi di querce. In questo luogo trapiantano la loro tradizione familiare di viticultori.
GRECO BIANCO I.G.T. LAZIO
Le uve di Greco Bianco da cui proviene il nostro "Graicòs" sono accarezzate dal sole e dal vento salmastro del litorale pontino. Raccolte ad ottobre, le uve vengono sottoposte a una leggera macerazione in pressa. In questo modo otteniamo un vino pregiato, un bianco di alta gradazione, corposo e ben strutturato con una colorazione intensa, un profumo che si svela lento e persistente, con delicati aromi floreali. Il gusto è pieno, rotondo, con una sapidità propria di questa zona. Ottimo per accompagnare piatti saporiti come ad esempio una pasta alla siciliana con le sarde, delle melanzane alla parmigiana o, più semplicemente, una buona mozzarella di bufala.
Scheda Tecnica
Vitigno di Origine:
Greco Bianco
Sistema di Allevamento:
filare potato a cordone speronato.
Resa per ettaro 60 q.li di uva.
Zona di Produzione:
Lazio, provincia di Latina.
In prossimità del lago di Fogliano, ai confini del Parco Nazionale del Circeo, si trova la località dove coltiviamo i nostri filari di Greco: terreni rossi, in leggero pendio, rinfrescati dal vento salmastro del litorale pontino.
Tecnica di Vinificazione:
Le uve selezionate vengono sottoposte a diraspatura e subiscono una leggera macerazione in pressa.
La fermentazione del mosto avviene a temperatura controllata ed il vino che si ottiene riposa alcuni mesi in acciaio. Segue poi un ulteriore affinamento in bottiglia.
Note Organolettiche:
Colore giallo oro radioso; al naso si svela lento e persistente, con delicati aromi di camomilla, ginestra e erbe aromatiche.
Il gusto è pieno, rotondo, molto sapido con note speziate.
Suggerimenti:
Ottimo con primi e secondi a base di pesce, accompagna altrettanto bene anche piatti di carne bianca, e formaggi a media stagionatura.
Servire fresco: 10-12 °C
Tenore Alcolico:
13,00%
Aurora
CIRCEO TREBBIANO D.O.C.
La brezza marina, che nei mesi estivi accarezza dolcemente i nostri vigneti, conferisce al nostro Trebbiano una sapidità che lo rende particolarmente gradevole. Tra i nostri vini “Aurora” è il più fresco, piacevolmente acidulo, come tipicamente è il vino di questo vitigno, ricorda il profumo dei nostri agrumi di Sicilia che anche qui a Colle Parito ci colorano l'autunno-inverno. Vi consigliamo di provarlo insieme ad un semplice piatto di spaghetti conditi con vongole e zucchine ed un filo di olio extravergine di oliva della nostra produzione.
Scheda Tecnica
Vitigno di Origine:
Trebbiano Toscano
Sistema di Allevamento:
Filare potato a Gouyot.
Resa per ettaro 100 q.li di uva.
Zona di Produzione:
Lazio, provincia di Latina.
Coltiviamo i nostri filari di Trebbiano su leggeri declivi, in prossimità del Lago di Fogliano; terreni rossi di medio impasto, assolati e rinfrescati dalla brezza marina.
Tecnica di Vinificazione:
Le uve vengono sottoposte a pigiatura soffice e la fermentazione del mosto ottenuto avviene a temperatura controllata.
Il vino che si ottiene riposa alcuni mesi in acciaio e si affina in bottiglia per un breve periodo.
Note Organolettiche:
Colore giallo paglierino chiaro.
Profumo delicato con note agrumate e di fiori bianchi.
Al gusto si presenta secco, sapido, piacevolmente fresco.
Suggerimenti:
Adatto come aperitivo, accompagna bene antipasti e delicati piatti a base di pesce e frutti di mare.
Servire fresco: 8-10 °C
Tenore Alcolico:
11,50%
Cantina Sant’Andrea
Strada del Renibbio, 1720 - 04010 Borgo Vodice (LT) –
Alla metà dell'ottocento in una piccola isola del sud Italia, Pantelleria, Andrea I Pandolfo, bisnonno dell'attuale proprietario Gabriele, iniziò a piantare viti e produrre vini a base di uve Zibibbo.
Nel 1880, Andrea I, vendette i piccoli vigneti dell'isola ed acquist?60 ettari di terra vergine a nord della Tunisia e precisamente a Khanguet Gare, nel Capo Bon.
Vennero piantate le prime viti, raccolte le prime uve ed, ai primidel '900, Andrea I, affiancato dal figlio Giovanni nella propria cantina di famiglia iniziò a produrre vini di qualità tanto che dal porto di Tunisi partivano navi cariche del suo vino per servire i migliori mercati di Francia.
Nel 1938 Andrea II, figlio di Giovanni, appena sedicenne prese le redini dell'azienda e continuò, con coraggio e fatica, a far crescere la fama e la qualità dei vini. Ma una terribile malattia, la fillossera, arrivò inTunisia distruggendo tutti i vigneti dell'azienda. Le secche viti vennero tagliate, bruciate ed il carbone ricavato fu venduto ai mercati generali di Tunisi.
Furono anni durissimi. Dalla Francia arrivarono le prime barbatelle innestate resistenti alla malattia ed i terreni rossi e desolati iniziarono a ricolorarsi di verdi foglie di vite e generosi grappoli d'uva.
Il 12 maggio1964, l 'allora presidente della Tunisia, Harbib Bourghiba, con un provvedimento entrato nella storia espropri? tutti i beni e le proprietà degli stranieri in terra Tunisina. Da un giorno all'altro tutto il lavoro e i sacrifici di una vita furono cancellati e la famiglia Pandolfo dovette lasciare il paese e dividersi fra Francia e Italia. Andrea II, allora 42 enne, con la moglie Elena ed i figli decisero di venire in Italia ed acquistare un piccolo podere, il 1720 di via Renibbio vicino a Terracina, per ricominciare a lavorare quell'odiata amata terra e raccogliere, con la vendemmia 1968, le prime uve da vinificare.
I primi clienti, le prime bottiglie con le etichette scritte a mano, le prime botti di castagno e la cantina iniziò ad inserirsi tra le prime realtà vitivinicole pontine. Nel 1976 venne a mancare Andrea II Pandolfo ed i giovani figli, affiancati dalla madre Elena, decisero di continuare quel sogno iniziato 150 anni fa da Andrea I in un piccolo vigneto di Pantelleria. Nacque così l'azienda "Sant'Andrea" che ha nel nome il ricordo del suo fondatore. Attualmente l'azienda è gestita da Gabriele Pandolfo con la moglie Enza, il figlio Andrea III e la cognata Ornella; tutti aiutati dalla vigile e costante presenza della mamma Elena.
Nel 1880, Andrea I, vendette i piccoli vigneti dell'isola ed acquist?
Vennero piantate le prime viti, raccolte le prime uve ed, ai primi
Nel 1938 Andrea II, figlio di Giovanni, appena sedicenne prese le redini dell'azienda e continuò, con coraggio e fatica, a far crescere la fama e la qualità dei vini. Ma una terribile malattia, la fillossera, arrivò in
Furono anni durissimi. Dalla Francia arrivarono le prime barbatelle innestate resistenti alla malattia ed i terreni rossi e desolati iniziarono a ricolorarsi di verdi foglie di vite e generosi grappoli d'uva.
Il 12 maggio
I primi clienti, le prime bottiglie con le etichette scritte a mano, le prime botti di castagno e la cantina iniziò ad inserirsi tra le prime realtà vitivinicole pontine. Nel 1976 venne a mancare Andrea II Pandolfo ed i giovani figli, affiancati dalla madre Elena, decisero di continuare quel sogno iniziato 150 anni fa da Andrea I in un piccolo vigneto di Pantelleria. Nacque così l'azienda "Sant'Andrea" che ha nel nome il ricordo del suo fondatore. Attualmente l'azienda è gestita da Gabriele Pandolfo con la moglie Enza, il figlio Andrea III e la cognata Ornella; tutti aiutati dalla vigile e costante presenza della mamma Elena.
Riflessi (Circeo D.O.C. bianco)
Scheda tecnica:
Vitigni:
Trebbiano 60% - Malvasia Puntinata 40%
Gradazione alcolica:
12°
Vigneti:
Resa per ettaro:
Circa 120 Q.li massimo per ettaro, resa in vino Max 75%
Posizione geografica delle uve:
Comune di Terracina, altitudine 450m s.l.m., distanza dal mare km 7
Terreno:
Prevalentemente sabbioso, tipico della D.O.C. Circeo
Esposizione e microclima:
La zona di coltivazione risente del clima caldo e ventilato della zona del Circeo
Sistema di allevamento:
Filare a tendone con una densità variabile da 2.500 a 5.000 piante per ettaro
Vendemmia:
Seconda e terza decade di settembre, selezione delle uve e raccolta manuale.
Vinificazione Maturazione e Affinamento:
Le uve dopo una breve criomacerazione di circa 12/24 ore vengono pressate in modo soffice ed il mosto prosegue la fermentazione a temperatura controllata, 16/18°, in modo da mantenere al massimo una eleganza e finezza olfattiva.
Al termine della fermentazione il vino viene travasato e lasciato riposare in vasche di acciaio. Infine si avvia alla fase di imbottigliamento e si affina per un mese prima della commercializzazione.
Al termine della fermentazione il vino viene travasato e lasciato riposare in vasche di acciaio. Infine si avvia alla fase di imbottigliamento e si affina per un mese prima della commercializzazione.
Profilo organolettico:
Colore:
Giallo paglierino
Profumi:
Delicati ed eleganti con note floreali di fiori bianchi e lievi note di frutta tropicale
Sapore:
Secco, di buona struttura, fresco, sapido e con retrogusto piacevolmente fine
Abbinamenti:
Compagno ideale di piatti a base di pesce come, insalate di mare, spaghetti alle vongole, risotti alla pescatora, ma anche con piatti di media struttura a base di carni bianche.
Dune (Circeo D.O.C. bianco)
Scheda tecnica:
Vitigni:
Malvasia Puntinata 40% - Trebbiano 60%
Gradazione alcolica:
14°
Vigneti:
Resa per ettaro:
Circa 80 Q.li massimo per ettaro, resa in vino Max 70%
Posizione geografica delle uve:
Comune di Terracina, altitudine 450m s.l.m., distanza dal mare km 7
Terreno:
Prevalentemente sabbioso, tipico della D.O.C. Circeo
Esposizione e microclima:
La zona di coltivazione risente del clima caldo e ventilato della zona del Circeo
Sistema di allevamento:
Filare a guyot con una densità da 3.500 a 5.000 piante per ettaro
Vendemmia:
Ultima decade di settembre e prima decade di ottobre, selezione delle uve e raccolta manuale.
Vinificazione Maturazione e Affinamento:
Le uve vengono raccolte tardivamente in modo da avere una certa surmaturazione, dopo una breve criomacerazione di 24/36 ore vengono pressate in modo soffice ed il mosto prosegue la lenta fermentazione a temperatura controllata, 16/18°, in modo da mantenere al meglio una eleganza e finezza olfattiva.
Al termine della fermentazione il vino viene travasato e fatto riposare in piccole vasche di acciaio per 3 mesi.
Successivamente si affina in piccole botti di rovere al primo passaggio per 6 mesi.
Infine viene imbottigliato e fatto affinare in bottiglia per 3 mesi prima della commercializzazione.
Al termine della fermentazione il vino viene travasato e fatto riposare in piccole vasche di acciaio per 3 mesi.
Successivamente si affina in piccole botti di rovere al primo passaggio per 6 mesi.
Infine viene imbottigliato e fatto affinare in bottiglia per 3 mesi prima della commercializzazione.
Profilo organolettico:
Colore:
Giallo paglierino carico con lievi riflessi dorati
Profumi:
Intensi ed eleganti con note di banana, ananas, miele e vaniglia
Sapore:
Secco, pieno, di ottima struttura, piacevolmente fresco e con una lunghissima persistenza retro - olfattiva
Abbinamenti:
Vino bianco importante, ideale con piatti di buona struttura a base sia di pesce che di carni bianche; da provare anche con formaggi a media e lunga stagionatura.
Oppidum (Moscato di Terracina D.O.C Secco)
Scheda tecnica:
Vitigni:
100% moscato di terracina
Gradazione alcolica:
13°
Vigneti:
Resa per ettaro:
Circa 90 Q.li massimo per ettaro, resa in vino Max 70%
Posizione geografica delle uve:
Comune di Terracina, altitudine 450m s.l.m., distanza dal mare km 7
Terreno:
A media tessitura con prevalenza di argille rosse, tipico delle colline intorno a Terracina
Esposizione e microclima:
Sud/Sud Est, la zona risente molto dell'influenza del mare
Sistema di allevamento:
Filare a guyot con una densità da 4.500 a 7.000 piante per ettaro
Vendemmia:
Terza decade di settembre e prima decade di ottobre, selezione delle uve e raccolta manuale.
Vinificazione Maturazione e Affinamento:
Delicata pigi - diraspatura, criomacerazione di 24/36 ore e lentissima fermentazione a temperatura controllata, 16/18°.
I successivi travasi e il costante controllo della temperatura mantengono in questo vino secco aromatico tutto il sapore e i profumi dell'uva da cui proviene.
I successivi travasi e il costante controllo della temperatura mantengono in questo vino secco aromatico tutto il sapore e i profumi dell'uva da cui proviene.
Profilo organolettico:
Colore:
Giallo paglierino carico con lievi riflessi dorati
Profumi:
Molto intensi e tipici del vitigno di provenienza, complessi, con note di frutta tropicale, rosa appassita, albicocca
Sapore:
Ricco, pieno, equilibrato nell'acidità ed esuberante nelle note aromatiche, con una notevole lunghezza retrolfattiva che chiude con tipiche note di mandorla amara
Abbinamenti:
Il suo intenso e fine profumo lo rendono adatto ad accompagnare piatti a base di pesce elaborati, fritti misti e antipasti di mare. Si rivela anche un eccellente aperitivo.
Da servire Fresco a 10-12°.
Da servire Fresco a 10-12°.
L'azienda
Tenuta Pietra Pinta
Tenuta Pietrapinta
Via Provinciale Le Pastine, km 20+200 CORI(LT)
Via Provinciale Le Pastine, km 20+200 CORI(LT)
L’azienda Pietra Pinta si trova a Cori, nel Lazio, geograficamente a 55 chilometri a sud di Roma e a 25 dal capoluogo provinciale Latina. Il paese è posto sul versante occidentale dei monti Lepini, i quali la cingono a nordest, formando una splendida cornice di sfondo con le pietraie e i secolari alberi d’olivo. Il nome dell’azienda deriva dall’omonima località alla pendici dei colli coresi dove la leggenda narra che a seguito di una cruenta battaglia tra i seguaci di Mario e Silla (80 a .C.) una grossa pietra fu tinta di porpora a memoria dell’evento. Fin dai primi dell’ottocento, ai tempi dello Stato della Chiesa, la famiglia Ferretti si è occupata d’agricoltura ed in particolare della produzione d’olio e di vino, su queste terre d’origine vulcanica, che nel 1880 si inizio a sviluppare l’azienda Pietra Pinta, incrementando gradualmente il numero di oliveti, e di vigneti.
Clima e terreno: I vigneti sono localizzati nel comune di
Cori che gode di un clima tipicamente “Maremmano” grazie
alla vicinanza dei Monti Lepini e del mare. Questo garantisce
estati calde ed asciutte seguite da autunni freschi e ventilati,
molto importante è la forte escursione termica tra il giorno
e la notte durante il periodo di maturazione delle uve.
I terreni sono argillosi di medio impasto, ricchi di potassio e
microelementi rendendoli perfetti per una viticoltura di
qualità.
Nero Buono
Vigneto: Il Nero Buono è coltivato controspalliera con potatura
a cordone speronato, il vigneto è di nuova concezione
con N°4500 piante per ettaro con una produzione di 1,5 kg .
di uva per pianta. Nella gestione sono previsti prima diradamento
dei germogli e poi dei grappoli, mentre trattamenti e
concimazioni seguono la filosofia dell’agricoltura a basso
impatto ambientale.
La raccolta avviene a perfetto raggiungimento della maturazione
delle uve che mediamente avviene per la prima decade
di ottobre.
Vinificazione ed invecchiamento: Le uve sono raccolte a
mano e vinificate ad una temperatura di 25°, la macerazione
con rimontaggi alternati a delestage si protrae per la
durata della fermentazione alcolica. Successivamente alla fermentazione
malolattica il vino viene affinato in barriques
circa il 30% nuove e il resto affina in acciaio. Dopo avviene
l’assemblaggio in vasche di acciaio dove rimane per 1 mese.
L’imbottigliamento non è preceduto da filtrazione, il vino
imbottigliato affina per almeno 3 mesi prima di essere commercializzato.
Caratteristiche organolettiche: Colore rosso violaceo intens;
profumo di piccoli frutti neri anche in confettura, le note
speziate ricordano il pepe nero e i chiodi di garofano, al gusto
è morbido e allo stesso tempo potente pur non mancando di
una grande eleganza.
Abbinamento: Ideale per accompagnare la cucina tipica
Laziale: pollo alla cacciatora, abbacchio, coda alla vaccinara,
trippe e polenta con le spuntature; temperatura di servizio
consigliata 18°.
Dati analitici: Alcool: 13% vol - Acidità totale: 5,2 gr/lt -
Ph: 3,60 - Zuccheri: 3 gr/lt
PETIT VERDOT
Vendemmia: 2007 Varietà: 100% Petit Verdot
Vigneto: Il Petit Verdot è coltivato controspalliera con potatura
a cordone speronato, il vigneto è di nuova concezione
con N°4500 piante per ettaro con una produzione di 1,5 kg .
di uva per pianta. Nella gestione sono previsti prima diradamento
dei germogli e poi dei grappoli, mentre trattamenti e
concimazioni seguono la filosofia dell’agricoltura a basso
impatto ambientale.
La raccolta avviene a perfetto raggiungimento della maturazione
delle uve che mediamente avviene per fine settembre.
Vinificazione ed invecchiamento: Le uve sono raccolte a
mano e vinificate ad una temperatura di 25°, la macerazione
con rimontaggi alternati a delestage si protrae per la durata
della fermentazione alcolica. Successivamente alla fermentazione
malolattica il vino viene affinato in barriques 30%
nuove e 30% di secondo passaggio per almeno 6 mesi ed il
resto affina in acciaio. Dopo avviene l’assemblaggio in vasche
di acciaio dove rimane per 1 mese. L’imbottigliamento non è
preceduto da filtrazione, il vino imbottigliato affina per
almeno 3 mesi prima di essere commercializzato.
Caratteristiche organolettiche: Colore rosso rubino intenso
con riflessi violacei; profumo di fiori in particolare la viola
accompagnato da note di confettura di ciliegie ed un finale
speziato, al gusto è morbido ed elegante, i tannini pur presenti
in grande quantità risultano fini ed avvolgenti.
Abbinamento: Ideale con grigliate di carne, stufati, arrosti e
formaggi di media stagionatura; temperatura di servizio consigliata
18°.
Dati analitici: Alcool: 13% vol - Acidità totale: 5,2 gr/lt -
Ph: 3,60 - Zuccheri: 3 gr/lt
Chardonnay
Vendemmia: 2007 Varietà: 100% Chardonnay
Vigneto: Lo Chardonnay è coltivato controspalliera con
potatura a cordone speronato, il vigneto è di nuova concezione
con N°4.500 piante per ettaro con una produzione di 2
kg. di uva per pianta. Nella gestione sono previsti prima
diradamento dei germogli e poi dei grappoli, mentre trattamenti
e concimazioni seguono la filosofia dell’agricoltura a
basso impatto ambientale. La raccolta avviene a perfetto raggiungimento
della maturazione delle uve che mediamente
avviene la prima settimana di Settembre.
Vinificazione: Dopo una breve criomacerazione le uve sono
sottoposte ad una pressatura soffice, il mosto ottenuto viene
decantato staticamente a bassa temperatura per circa 36 ore e
se ne ottiene un mosto limpido che viene fermentato in serbatoi
di acciaio a 18° di temperatura con l’ausilio di lieviti
selezionati.
Il vino rimane con i lieviti di fermentazione per 3 mesi a
bassa temperatura in modo da esaltare le caratteristiche organolettiche.
Il 30% del vino viene fermentato in barriques e
successivamente aggiunto a quello fermentato in acciaio.
Caratteristiche organolettiche: Colore giallo paglierino con
riflessi verdognoli; al profumo riconoscibili sentori di mela
golden e banana con note di frutti tropicali e spezie dolci in
particolari la vaniglia, al gusto è morbido e delicato con una
struttura potente ed elegante.
Abbinamento: ideale per accompagnare piatti di pesce sia
crudi che cotti in particolari crostacei e molluschi indicato
anche per paste asciutte con condimenti di verdure e formaggi
di primo sale. Temperatura di servizio consigliata: 12°
Dati analitici: Alcool: 13% vol - Acidità totale: 5,2 gr/lt -
Ph: 3,40 - Zuccheri: 3 gr/lt
Sauvignon
Vendemmia: 2007
Varietà: 100% Sauvignon
Vigneto: Il Sauvignon è coltivato controspalliera con potatura
a cordone speronato, il vigneto è di nuova concezione con
N°4500 piante per ha con una produzione di 2 kg . di uva per
pianta. Nella gestione sono previsti prima, diradamento dei
germogli e poi dei grappoli, mentre trattamenti e concimazioni
seguono la filosofia dell’agricoltura a basso impatto
ambientale.
La raccolta avviene a perfetto raggiungimento della maturazione
delle uve che mediamente avviene alla metà di
Settembre.
Vinificazione: Dopo una breve criomacerazione le uve sono
sottoposte ad una pressatura soffice, il mosto ottenuto viene
decantato staticamente a bassa temperatura per circa 36 ore e
se ne ottiene un mosto limpido che viene fermentato in serbatoi
di acciaio a 18° di temperatura con l’ausilio di lieviti
selezionati. Il vino rimane con i lieviti di fermentazione per
3 mesi a bassa temperatura in modo da esaltarne le caratteristiche
organolettiche.
Caratteristiche organolettiche: Colore giallo paglierino tenue
con marcati riflessi verdognoli; il profumo è tipicamente marcato
da note di frutti tropicali (passion fruit), pesca e note
vegetali che ricordano la salvia e il bosso, al gusto è fresco e
persistente con caratteristica acidità marcata ma elegante.
Abbinamento: Ideale per accompagnare tutti i piatti a base di
pesce anche se si abbina in maniera straordinaria con piatti a
base di uova e verdure in particolare con gli asparagi.
Temperatura di servizio consigliata: 12°
Dati analitici: Alcool: 13,5% vol - Acidità totale: 5,6 gr/lt -
Ph: 3,40 - Zuccheri: 3 gr/lt
Vendemmia Tradiva (Carinthia)
Vendemmia: 2007
Varietà: 100% Malvasia del Lazio (detta anche Malvasia Puntinata)
Vigneto: La Malvasia del Lazio è coltivata controspalliera con
potatura a cordone speronato, il vigneto è di nuova concezione
con N°4500 piante per ha con una produzione di 2 kg. di
uva per pianta. Nella gestione sono previsti prima, diradamento
dei germogli e poi dei grappoli, mentre trattamenti e
concimazioni seguono la filosofia dell’agricoltura a basso
impatto ambientale. La vendemmia avviene circa un mese dopo la maturazione
attendendo un naturale appassimento in pianta,la raccoltein cassette ricade
negli ultimi giorni di ottobre.
Vinificazione: Le uve sono sottoposte ad una pressatura soffice,il mosto ottenuto
viene decantato staticamente a bassa temperatura per circa 36 ore e se ne ottiene
un mosto limpido che viene fermentato in barriques,Il vino fermente per circa un
mese dopo di che al raggiungimento dei 14.5 gradi alcol viene travasato e refrigerato
per arrestare la fermentazione,successivamente torna in barriques per affinarsi per
almeno un anno.
Caratteristiche organolettiche: Colore giallo oro,il profumo è intenso di confetture a
polpa gialla (albicocche e pesche) frutta secca fichi e mandorle e spezie dolci tra cui
molto spiccata la vaniglia. Al gusto è dolce e avvolgente mai stucchevole
Abbinamento: Ideale per accompagnare biscotti secchi,crostate di frutta e formaggi molto stagionati o erborinati,stuzzicante sui patè di carne grassa.
Temperatura di servizio consigliata: 12°
Dati analitici: Alcool: 14.5% vol - Acidità totale: 5,1 gr/lt -Ph: 3,70 - Zuccheri: 73 gr/lt
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