In provincia di Ancona, a Cupramontana, sorge Colonnara, Sono le colline dei Castelli di Jesi, dove il vitigno "verdicchio" ha trovato ormai da secoli
il suo habitat ideale per un vino altrove irripetibile. La tradizione
vitivinicola di Cupramontana è plurimillenaria. Ne è preziosa testimonianza
visiva la cornucopia con grappoli d'uva retta da un putto alato, frammento di
una più ampia decorazione marmorea d'epoca romana che arricchiva la dimora di
qualche patrizio dell'antica Cupra Montana. Le vigne che sul colle di Rovejano,
nel territorio di Cupramontana, erano presenti in epoca longobarda e franca
(secoli VIII-X) costituirono il legame ideale e concreto tra l'antichità
classica ed il poderoso rinnovamento spirituale ed agricolo operato da una
capillare presenza dei monaci benedettini nelle nostre colline e nelle nostre
valli. Essi "insegnarono" di nuovo le coltivazioni agricole e, in
particolare, della vite. Poi i monaci si diradarono ma il loro
"insegnamento" conquistò spazi crescenti e progressivamente il
settore vitivinicolo si affermò fino a far diventare Cupramontana (allora
Massaccio fino al 1861) la terra che "abonda di viti che producono vini
squisiti, ed in molta copia" (Francesco Menicucci, 1789). Forse
Cupramontana non ha inventato l'uva, ma ha "inventato" la specifica
coltivazione del "verdicchio": tra i tanti vitigni presenti da secoli
sul territorio, è riuscita a realizzare la migliore osmosi e sintonia tra le
sue peculiarità e quelle della terra di origine. Per iniziativa di 19
agricoltori, Colonnara nasce a Cupramontana nel 1959. Il microclima ideale delle dolci colline marchigiane ha portato alla
coltivazione del verdicchio, diventato nei secoli il vanto di queste terre.
VERDICCHIO DEI CASTELLI
DI JESI DOC CLASSICO SUPERIORE-Colonnara-
Tipologia
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Vino bianco fermo
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Prima annata di produzione
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1985
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Zona di produzione
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collinare e pedemontana
(350/500 metri s.l.m.) nei comuni di Cupramontana, Maiolati, Staffolo
(Regione Marche)
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Terreno
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di origine marina, di medio
impasto, con punte elevate di argilla e sabbia
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Vitigno
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verdicchio 100% (autoctono)
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Sistema di allevamento
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doppio capovolto, Silvoz e
Guyot
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Resa
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85 quintali di uva a ettaro
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Lavorazione
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raccolta manuale delle uve,
vinificazione in acciaio a temperatura controllata e imbottigliato nella
primavera successiva alla vendemmia. Per alcune annate particolari
affinamento in bottiglia per diversi anni
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Grado alcool
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12,5% vol
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Colore
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giallo paglierino luminoso,
con riflessi verdolini in gioventù, tende al dorato con l’invecchiamento
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Profumo
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su fondo iniziale
intensamente fruttato con sentori di mela gialla, ananas, susina gialla e
mandorla, ed eleganti note floreali di acacia e ginestra, si innestano complesse
note finali di pietra focaia
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Sapore
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buona struttura ed
equilibrio, con note iniziali di freschezza e finali di sapidità
piacevolmente amarognola
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Abbinamenti
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antipasti di pesce salsati,
pesci o crostacei bollati e salsati, o arrosto, paste o risotti conditi con
sugo bianco di pesce o crostacei, salumi crudi, fritto misto di carni e
verdure alla marchigiana, formaggi di media tostatura
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