Pagine

giovedì 23 aprile 2015

Colonnara? Ovvio....Verdicchio



In provincia di Ancona, a Cupramontana, sorge Colonnara, Sono le colline dei Castelli di Jesi, dove il vitigno "verdicchio" ha trovato ormai da secoli il suo habitat ideale per un vino altrove irripetibile. La tradizione vitivinicola di Cupramontana è plurimillenaria. Ne è preziosa testimonianza visiva la cornucopia con grappoli d'uva retta da un putto alato, frammento di una più ampia decorazione marmorea d'epoca romana che arricchiva la dimora di qualche patrizio dell'antica Cupra Montana. Le vigne che sul colle di Rovejano, nel territorio di Cupramontana, erano presenti in epoca longobarda e franca (secoli VIII-X) costituirono il legame ideale e concreto tra l'antichità classica ed il poderoso rinnovamento spirituale ed agricolo operato da una capillare presenza dei monaci benedettini nelle nostre colline e nelle nostre valli. Essi "insegnarono" di nuovo le coltivazioni agricole e, in particolare, della vite. Poi i monaci si diradarono ma il loro "insegnamento" conquistò spazi crescenti e progressivamente il settore vitivinicolo si affermò fino a far diventare Cupramontana (allora Massaccio fino al 1861) la terra che "abonda di viti che producono vini squisiti, ed in molta copia" (Francesco Menicucci, 1789). Forse Cupramontana non ha inventato l'uva, ma ha "inventato" la specifica coltivazione del "verdicchio": tra i tanti vitigni presenti da secoli sul territorio, è riuscita a realizzare la migliore osmosi e sintonia tra le sue peculiarità e quelle della terra di origine. Per iniziativa di 19 agricoltori, Colonnara nasce a Cupramontana nel 1959. Il microclima ideale delle dolci colline marchigiane ha portato alla coltivazione del verdicchio, diventato nei secoli il vanto di queste terre.


VERDICCHIO DEI CASTELLI DI JESI DOC CLASSICO SUPERIORE-Colonnara-


Tipologia

Vino bianco fermo
Prima annata di produzione

1985

Zona di produzione

collinare e pedemontana (350/500 metri s.l.m.) nei comuni di Cupramontana, Maiolati, Staffolo (Regione Marche)
Terreno

di origine marina, di medio impasto, con punte elevate di argilla e sabbia
Vitigno

verdicchio 100% (autoctono)
Sistema di allevamento

doppio capovolto, Silvoz e Guyot
Resa

85 quintali di uva a ettaro
Lavorazione

raccolta manuale delle uve, vinificazione in acciaio a temperatura controllata e imbottigliato nella primavera successiva alla vendemmia. Per alcune annate particolari affinamento in bottiglia per diversi anni
Grado alcool

12,5% vol
Colore

giallo paglierino luminoso, con riflessi verdolini in gioventù, tende al dorato con l’invecchiamento
Profumo

su fondo iniziale intensamente fruttato con sentori di mela gialla, ananas, susina gialla e mandorla, ed eleganti note floreali di acacia e ginestra, si innestano complesse note finali di pietra focaia
Sapore

buona struttura ed equilibrio, con note iniziali di freschezza e finali di sapidità piacevolmente amarognola
Abbinamenti

antipasti di pesce salsati, pesci o crostacei bollati e salsati, o arrosto, paste o risotti conditi con sugo bianco di pesce o crostacei, salumi crudi, fritto misto di carni e verdure alla marchigiana, formaggi di media tostatura

Nessun commento:

Posta un commento