Quattro ricercatori italiani scagionano il transgenico: incrociati i dati di oltre 6.000 articoli scientifici
Maggiormente produttivo. Ma soprattutto meno insidioso per la salute dell’uomo e dell’ambiente. Ha il valore di un’assoluzione in Cassazione, l’esito di una revisione di studi pubblicata da quattro ricercatori dell’Università e della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa sulle colonne di «Scientific Reports», rivista del gruppo «Nature». Secondo gli scienziati, che hanno passato in rassegna 64 ricerche, «le conclusioni aiutano ad aumentare la fiducia nei confronti del cibo prodotto con piante geneticamente modificate». Un messaggio di elevato valore scientifico che giunge proprio dall’Italia, in cui la loro coltivazione è vietata: non l’importazione però. Discorso analogo riguarda la ricerca, in materia: osteggiata, per usare un eufemismo.
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